Eseguito un sequestro preventivo finalizzato alla confisca di circa 1,4 milioni di euro, profitto del reato di omesso versamento di ritenute dovute o certificate da parte di una società di software.
Pavia – La Guardia di Finanza, su delega della procura della Repubblica del capoluogo lombardo, ha dato esecuzione al sequestro preventivo finalizzato alla confisca, emesso dal G.I.P. presso il tribunale locale, sino alla concorrenza della somma di circa 1,4 milioni di euro, profitto del reato di omesso versamento di ritenute dovute o certificate.
Su delega dalla procura della Repubblica pavese, militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria hanno eseguito anche due perquisizioni domiciliari, presso le abitazioni dei legali rappresentanti succedutisi nel tempo di una società pavese avente sede all’interno del polo tecnologico della città, operante nella produzione di software che si proponeva di mettere a punto un sofisticato motore di ricerca alternativo a quello di un noto colosso informatico statunitense.
Nel corso dell’attività delegata, eseguita a Pavia ed in provincia di Genova, sono stati sottoposti a sequestro 2 immobili, quote societarie per un valore di 12.904,66 euro, 2 autoveicoli nonché le disponibilità finanziarie giacenti sui rapporti bancari intestati alla società ed ai legali rappresentanti ritenuti responsabili dei reati oggetti di indagine.
La presente attività costituisce lo sviluppo di una verifica fiscale eseguita dai finanzieri nei confronti della società, che aveva permesso di accertare che i due soggetti indagati, relativamente agli anni di imposta 2020 e 2022, non avevano effettuato il versamento di ritenute certificate ed operate nei confronti di lavoratori autonomi e dipendenti della società.
L’azione di servizio, svolta in stretta sinergia con la procura della Repubblica di Pavia, testimonia l’impegno quotidianamente profuso dalla Guardia di Finanza, quale presidio della sicurezza economico-finanziaria, per la repressione delle frodi fiscali.
Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.