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Papaveri e droga: migliaia di bulbi sequestrati

Individuata dai militari una piantagione enorme coltivata a papaveri da oppio. Il terreno era di un privato e sono stati sequestrati più di 4.000 bulbi per un totale di 62 kg di piante.

Bari – I finanzieri della Compagnia Monopoli, nell’ambito di mirate attività di controllo economico del territorio, supportato da specifiche attività info-investigative, hanno individuato una piantagione di papaveri da oppio “papaver somniferum” in un terreno di proprietà privata in Polignano a Mare (BA). Sono stati così cautelati oltre 4.000 bulbi, per un totale di 62 kg di piante. Il proprietario dell’appezzamento è stato denunciato per coltivazione non autorizzata di sostanze stupefacenti e psicotrope (si tratta di accertamenti attualmente nella fase delle indagini preliminari, che necessitano, pertanto, della successiva verifica processuale in contraddittorio con la difesa).

Nel fondo sono state quindi rilevate, disseminate in mezzo ad altre coltivazioni, le infiorescenze di altezza compresa tra i 30 e i 120 cm, da cui è possibile ottenere, per incisione delle capsule o essiccazione, diversi alcaloidi, tra i quali morfina, papaverina, codeina e oppio. Lo stesso principio attivo, con complesse lavorazioni in laboratorio, può essere utilizzato per produrre eroina.

Il papavero da oppio.

L’esame effettuato con il drop-test, al quale seguiranno puntuali campionamenti e analisi, ha immediatamente segnalato il contenuto di livelli rilevanti di morfina.

Gli operanti hanno eseguito l’intervento in prossimità del centro cittadino del Comune di Polignano a Mare (BA). Le operazioni di servizio hanno interessato anche l’immobile adiacente e un locale destinato a ricovero per attrezzi. Il terreno coltivato per il fabbisogno familiare, con ortaggi e alberi da frutto e con vasta presenza di fiori decorativi, non ha destato sospetto anche se prospicente alla via pubblica.

I militari della Compagnia di Monopoli hanno provveduto alla immediata estirpazione, cautelando 1.840 piante e al deferendo il detentore del fondo alla procura della Repubblica di Bari per il reato di cui all’art. 73 comma 1 del Testo Unico delle Leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope.

L’operazione rappresenta un’ulteriore testimonianza del costante impegno del Corpo nella repressione della produzione, traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti, a tutela della collettività.

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