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Ricordato Giuseppe Rapesta, ucciso dai NAR per rappresaglia

La Polizia di Stato ha ricordato con una cerimonia commemorativa l’appuntato Giuseppe Rapesta, brutalmente ucciso da terroristi di estrema destra per “vendicare” un loro militante (che peraltro si era suicidato).

Roma – Si è svolta presso la stazione ferroviaria di San Pietro, alla presenza dei figli, del cappellano della Polizia di Stato Don Oddi Angelo e della dirigente del Compartimento Polfer per il Lazio Francesca Monaldi, che ha deposto un omaggio floreale sulla targa situata al binario 1 della stazione, la commemorazione dell’Appuntato di PS Giuseppe Rapesta, brutalmente ucciso 41 anni fa mentre svolgeva il proprio lavoro.

Intorno alle 21 del 6 maggio 1982 Rapesta si trovava da solo nell’ufficio Polfer della Stazione di San Pietro, quando vi fece irruzione un gruppo di terroristi che – alla sua reazione – gli spararono alla nuca e poi fuggirono dopo aver sottratto l’arma di ordinanza. Giuseppe Rapesta morì il successivo 12 maggio. Come i processi accerteranno, l’agguato fu organizzato da un commando del gruppo eversivo di estrema destra “Nuclei Armati Rivoluzionari” (NAR) come rappresaglia in seguito alla morte di un militante della loro organizzazione. Questi si era suicidato il giorno prima al momento della irruzione di agenti nel covo ove si era rifugiato. Ad avviso dei terroristi, era stato invece ucciso dagli agenti intervenuti.

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La targa commemorativa per Giuseppe Rapesta.

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