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È una questione di chimica: il gasolio è illegale

Eseguita un’attività di controllo nel settore delle accise. Scoperte varie irregolarità amministrative e penali inerenti ingenti quantitativi di gasolio, non a norma, pronti per essere immessi in consumo.

Viterbo – L’attività ispettiva, realizzata dai funzionari dell’Ufficio delle Dogane della città laziale e dai i militari del Corpo della Guardia di Finanza, congiuntamente ai funzionari del Laboratorio Chimico di Roma con l’ausilio del laboratorio mobile dell’Agenzia equipaggiato di strumentazione tecnico-scientifica all’avanguardia, ha interessato un deposito e quattro distributori ubicati sul territorio oltre al controllo di varie autocisterne in transito nei principali snodi stradali del comprensorio provinciale.

La tempestività del controllo, con campionamento del prodotto petrolifero e successiva, immediata, analisi speditiva da parte dei funzionari del Laboratorio Chimico di Roma, ha consentito di determinare, direttamente nel corso delle operazioni, le specifiche fiscali nonché le caratteristiche merceologiche e ambientali del carburante prelevato.

Nel corso dell’attività di controllo, presso due distributori e all’interno di un’autocisterna, sono stati rinvenuti complessivi litri 30.626 di gasolio non a norma destinati alla vendita. Il carburante non a norma è stato posto sotto sequestro al fine di evitarne la commercializzazione a danno degli utenti.

All’esito dell’attività, ferma restando la presunzione d’innocenza fino al compiuto iter processuale giudiziario, tre soggetti sono stati segnalati alla competente A.G. per i reati di cui all’art. 515 del codice penale (frode nell’esercizio del commercio).

Finanzieri a colloquio con gli operatori.

Durante le operazioni congiunte, presso due distributori stradali, sono state accertate violazioni di tipo amministrativo, relative all’esatta rispondenza tra quantità erogata e quella certificata dall’erogatore, che hanno superato i limiti di tolleranza ammessi dalla normativa in vigore.

La sinergia tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli prosegue, su tutto il territorio provinciale, al fine di accertare la conformità e la legittima provenienza degli idrocarburi a tutela degli automobilisti e di tutti i cittadini.

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