Dopo una accurata ricerca, i carabinieri hanno individuato e interrogato il principale indagato, giudicato pericoloso e pertanto arrestato.
Livorno – Sono terminate le ricerche dei carabinieri nei confronti di Antonino Fedele, indagato per l’omicidio dell’ex genero Massimiliano Moneta avvenuto l’11 aprile nelle campagne di Vada, frazione di Rosignano Marittimo. Subito dopo l’omicidio, i carabinieri avevano iniziato le ricerche ad ampio raggio coinvolgendo altre Forze di polizia europee, reparti speciali dell’Arma come elicotteri e unità cinofile molecolari specializzate nella ricerca di persone, e attività investigative per ricostruire l’accaduto e individuare il principale indagato dell’omicidio.
Stamattina Fedele Antonino si è presentato presso la Stazione di Rosignano Solvay, compente sul luogo dell’omicidio e sulla residenza. Accompagnato presso il Comando Provinciale dei carabinieri, è stato interrogato dal Procuratore della Repubblica e dal Sostituto Procuratore titolare del fascicolo, con l’ausilio dei carabinieri impegnati nelle indagini.
Al termine dell’interrogatorio, i militari hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Livorno su richiesta della Procura labronica che ha concordato pienamente con le risultanze investigative prodotte dall’Arma. Sebbene il Giudice per le Indagini Preliminari abbia ravvisato “indiscutibile la riconducibilità del fatto” al Fedele, in una fase del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio, l’uomo ha dimostrato una forza di volontà enorme e una capacità non comune. La pericolosità del Fedele è elevata e appare necessario limitare la sua libertà di movimento ed ostacolare ogni ipotesi di condizionamento delle indagini.
Al termine delle formalità di rito, il Fedele sarà associato alla casa circondariale di Livorno.