Un nutrito gruppo di persone di differenti nazionalità è responsabile di una serie di reati tra cui rapina, estorsione, lesioni personali e naturalmente, l’immancabile spaccio di stupefacenti.
Milano – Alle prime ore di questa mattina, nelle province di Milano, Monza Brianza, Pavia, Alessandria ed Asti, i carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare emesse dai GIP dei Tribunali di Pavia e Monza-Brianza, su richiesta delle rispettive Procure della Repubblica, nei confronti complessivamente di 13 soggetti (4 egiziani, 4 albanese, 2 marocchini, 2 italiani e 1 rumeno) ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina aggravata, estorsione e lesioni personali aggravate. Un altro albanese è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti.
I provvedimenti scaturiscono dagli esiti di due convergenti attività di indagine, sviluppate mediante articolate attività tecniche, condotte dal Nucleo Investigativo nei confronti di un gruppo di matrice albanese attivo nelle attività di narcotraffico di eroina e cocaina, e dalla Sezione Operativa della Compagnia di Abbiategrasso a seguito di una rissa con accoltellamento – avvenuta in quel comune nell’agosto del 2020 – relativamente ad un sodalizio di matrice nordafricana anch’esso dedito – tra l’altro – allo spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, le attività investigative nel loro complesso hanno consentito documentare l’operatività di:
– Un gruppo di nazionalità albanese stabilmente radicato sul territorio milanese ma capace di esercitare la propria attività con trasporto e consegna di grossi quantitativi di stupefacenti anche fuori provincia (Bergamo, Monza e Brianza, Asti, Cremona, Torino e Verona).
– Un gruppo di nordafricani coinvolto nella gestione al dettaglio del mercato degli stupefacenti (cocaina e hashish) nell’abitato della cittadina abbiatense, capace di ricorrere all’uso della violenza sia per affermare la propria supremazia sia per riscuotere crediti insoluti sorti dalla vendita delle sostanze.
Le indagini hanno, inoltre, permesso di far luce su due rapine commesse da alcuni degli egiziani in danno di due soggetti inadempienti, colpiti con calci e schiaffi, minacciati di morte e poi rapinati di contanti in un caso e telefono cellulare e bicicletta nell’altro ed inoltre un’estorsione compiuta nei confronti di un italiano, condotto in una zona isolata e costretto, sotto minaccia di morte, a telefonare alla propria madre per farsi recapitare 50 euro da consegnare agli estortori. I Carabinieri hanno inoltre individuato un appartamento adibito a raffineria per i narcotici, oltre a vari box utilizzati per lo stoccaggio delle varie tipologie di stupefacenti.
Nel corso delle attività sono inoltre stati arrestati in flagranza di reato 4 soggetti e sequestrati complessivamente 10 kg di hashish, 2 kg di marijuana, 1 kg di cocaina, 200 gr di eroina oltre a sostanza da taglio (paracetamolo e caffeina) nonché 77.745 euro in contanti, frutto dell’attività di spaccio. Ad esito delle perquisizioni di questa mattina nei confronti degli arrestati, i carabinieri hanno trovato e sequestrato altri 76 grammi di cocaina nella disponibilità del fratello di uno degli indagati, che è stato, quindi, arrestato in flagranza. Sequestrati anche ulteriori 160.000 euro in contanti.
Dei 14 arrestati 12 sono stati condotti in carcere e 2 sottoposti agli arresti domiciliari. Quattro destinatari dei provvedimenti sono attualmente irreperibili.