E’ successo stamani a Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa. Il 63enne fu accusato di aver ucciso l’imprenditore e azionista di Gucci. Indagano i carabinieri.
Pisa – Avrebbe sparato con un fucile al figlio di 37 anni per poi rivolgere l’arma contro se stesso e cercare di togliersi la vita. E’ successo stamani a Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa. Benedetto Ceraulo, 63 anni, è ricoverato in gravissime condizioni all’Ospedale di Cisanello. Il figlio Gaetano, che aveva raggiunto il padre per le festività pasquali, non sarebbe grave ed è stato portato al Lotti di Pontedera. Dietro l’aggressione ci sarebbe una lite.
Secondo quanto emerso, il 63enne sarebbe anche l’esecutore materiale dell’omicidio dell’imprenditore Maurizio Gucci, presidente e azionista di maggioranza della casa di moda Gucci dal 1983 al 1993. L’omicidio avvenne a Milano il 27 marzo 1995. Gucci aveva 46 anni quando venne freddato nella portineria dello stabile dove erano situati gli uffici di una delle sue società. Nel 1997 venne individuata tra i mandanti l’ex moglie Patrizia Reggiani: arrestata nel 1997 insieme ad altri complici tra cui lo stesso Ceraulo, venne condannata a 29 anni di reclusione, poi ridotti a 17.
Sul posto, assieme ai soccorsi, sono intervenute le forze dell’ordine. Sul caso indaga la Procura di Pisa. In abse alle prime ricostruzioni, il padre avrebbe sparato al figlio colpendolo al volto nel giardino di fronte alla casa in via Fontine a Santa Maria a Monte, dove Ceraulo abitava da un paio d’anni. Il figlio Gaetano, che vive in provincia di Milano come la mamma, aveva raggiunto il genitore forse per festeggiare la Pasqua. Poi la lite, che ha portato al dramma.
Il 37enne sarebbe riuscito a trascinarsi, ferito e sanguinante, in un bar e a dare l’allarme. Intanto il genitore aveva rivolto l’arma contro di sé e aveva sparato. I soccorritori lo hanno trovato agonizzante, in gravissime condizioni, e lo hanno trasportato in ospedale. Sulla vicenda indagano i carabinieri.